Il 16 febbraio a conclusione di un lungo percorso, interrotto anche dalla pandemia del 2020, è stato firmato il nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro per gli studi professionali.

Unic@ ha avviato da subito un dialogo diretto che ha visto in Danilo Lelli, referente nazionale per gli studi professionali Filcams-CGIL nonché Vice Presidente di Fondoprofessioni, il suo interlocutore di riferimento.
La firma di una piattaforma di contratto collettivo di lavoro che è rimasta per molto tempo avvolta da rimandi e rinvii tecnici, rappresenta sempre un elemento di positività perché migliaia di colleghi possono ritrovare la loro tutela contrattuale in uno strumento adeguato ai tempi che viviamo.
Il nuovo contratto contiene in sé nuovi strumenti in materia di tutela e disciplina del lavoro, di welfare e di apprendistato.
In questo processo di trattativa, Unic@ è stata più volte convocata dalla Filcams (cofirmataria della nuova piattaforma contrattuale) ad esprimere pareri e criticità rispetto al vecchio contratto, cosa mai avvenuta prima d’ora.
Tutto si può sempre migliorare, ma partire già da un nuovo modello contrattuale più partecipato per noi rappresenta nel nostro piccolo un passo in avanti per nulla scontato.

I principali punti oggetto dell’ipotesi di accordo:
* Nella sfera di applicazione vengono inserite alcune professioni restando nell’ambito delle attività libero professionali.
* È stato sottoscritto un accordo a latere in tema di relazioni sindacali che implementa e integra il testo contrattuale con importanti e nuove agibilità.
* La contrattazione decentrata prevede anche il livello aziendale.
* E stata regolamentata la costituzione a livello territoriale degli sportelli dell’ente bilaterale nazionale ( EBIPRO ) con compiti di promozione e gestione dei servizi dell’ente Bilaterale nazionale.
* E incrementata la quota di assistenza sanitaria di 5 euro anche per introdurre le prestazioni per i familiari dei dipendenti degli studi.
* Sono confermate e ulteriormente precisate le coperture della bilateralità anche in favore delle figure con rapporto di lavoro autonomo non titolari.
* Può essere svolto praticantato anche attraverso l’utilizzo dell’apprendistato.
* Sono stati implementati i permessi per il diritto allo studio e sancito nel testo che la formazione è un diritto soggettivo della persona facilitando l’accesso alla formazione anche alle figure con rapporto di lavoro autonomo non titolari.
* È stata migliorata la normativa sui permessi retribuiti per le donne vittime di violenza.
* In riferimento alla classificazione del personale, in ragione della dinamicità del settore e della importante innovazione tecnologica e digitale che lo investe, viene istituito un gruppo di lavoro con il compito di aggiornare la declaratoria contrattuale e riconoscere le corretta professionalità. Il gruppo di lavoro si potrà avvalere del supporto di esperti individuati dalle parti anche in ambito accademico.
* È stato implementato l’accordo a latere che regolamenta la figura del CSO (collaboratore di studio odontoiatrico).
* Sono state regolamentate due causali che permettono l’assunzione a tempo determinato fino a 24 mesi per incarichi temporanei superiori ai 12 mesi o nei casi di nuove attività.
* È stato ridotto il periodo di raggiungimento del livello di inquadramento per le assunzioni con il contratto di reimpiego.
* È stato recepito e implementato l’accordo sul lavoro agile.
* Viene ampliata al 90% l’integrazione del congedo di maternità a carico del datore di lavoro dal primo gennaio 2025.
* Per agevolare e promuovere la prevenzione, è stata introdotta una giornata l’anno di permesso retribuito per la prevenzione.
Sulla parte economica:
Un aumento contrattuale di 215 euro mensili a regime al terzo livello, che sarà erogata secondo le seguenti tranche:
– 105 euro da marzo 2024
– 45 euro da ottobre 2024
– 45 euro da ottobre 2025
– 20 euro da dicembre 2026
È prevista l’una tantum di 400 euro di cui 200 euro a maggio 2024 e 200 euro a maggio 2025.

Testo Ipotesi accordo CCNL Studi Professionali 16-02-24

(In questa foto la firma al tavolo tra le parti sociali)