Incontro Filcams di Roma

STUDI PROFESSIONALI: DIPENDENTI, PRATICANTI E COLLABORATORI UNITI PER CONTRATTARE IL FUTURO.

Roma, 18 marzo 2010

Il Direttore Tecnico di Unic@, Gabriele Rossetti, è intervenuto su invito della FILCAMS-CIGL a un incontro che ha avuto per oggetto gli studi professionali, le libere professioni e le professionalità non riconosciute nel settore.

L’incontro ha avuto respiro nazionale. Vi ha partecipato il segretario nazionale della FILCAMS Franco Martini, i Dirigenti FILCAMS CGIL Piero Marconi, Danilo Lelli, e Davide Imola, oltre a una serie di delegazioni provenienti dalla Toscana, Emilia, Veneto e altre regioni.

Dopo una breve introduzione, l’intervento di Unic@ è stato il primo, ed ha suscitato molta attenzione, dimostrata dagli interventi successivi che diverse volte hanno fatto richiamo a quanto detto dal nostro Gabriele.

Questo incontro ha suggellato l’impegno della FILCAMS nel nostro settore, inaugurato con la costituzione della Consulta Nazionale sul Lavoro Professionale a Milano, a cui Unic@ ha aderito.

Si vuole creare una nuova rete di soggetti e personaggi provenienti da tutta Italia, che si impegneranno a formulare soluzioni e proposte.

Giustamente considerando che il futuro sta molto nella terziarizzazione del lavoro, più che nelle realtà manifatturiere di cui si sono da sempre occupati, i Dirigenti Sindacali intervenuti hanno dichiarato che non possono più ragionare con le tradizionali logiche per affrontare e dare soluzioni serie nel nostro settore.

Questo è un grande passo in avanti rispetto alla loro cultura! Pensateci bene.

Hanno dichiarato di voler portare avanti un lavoro ‘a mente aperta’, ci verrebbe da dire.

In sostanza la CIGL sta creando un vero e proprio laboratorio di idee, proprio come noi lo vogliamo con il nostro Unic@ntiere.

Coerentemente a quanto ci fecero capire, il nostro settore per loro è sempre rimasto marginale. Ora gli vogliono dare la giusta considerazione e strutturazione.

Naturalmente si auspica collaborazione tra noi e loro al riguardo.

Non è sbagliato dire, ancora una volta, che ci troviamo nel mezzo di un passaggio storico.

Dobbiamo esserne fieri!