A TUTTI I COLLEGHI
RICORDIAMO IL NOSTRO PASSATO PER DIFENDERE IL NOSTRO FUTURO!
Il nostro passato è fatto di nottate trascorse in ufficio, pause pranzo saltate, vigilie di Natale e Capodanno, domeniche e altre festività sempre presenti, con grande senso di responsabilità e del dovere.
Dobbiamo ricordare con orgoglio la nostra disponibilità a consentire di sviluppare e svolgere una mole di lavoro spesso spaventosa, volta a garantire la possibilità ai nostri datori di lavoro di offrire un servizio alla propria clientela adeguato alle molte urgenze dovute a scadenze fiscali penalizzanti per gli utenti.
Abbiamo grande professionalità, abbiamo imparato complesse nozioni sempre in evoluzione, sia giuridiche che informatiche; possediamo la necessaria razionalità per un lavoro di precisione quale il nostro indiscutibilmente è, e soprattutto abbiamo dimostrato sempre, in ogni singola giornata della nostra carriera lavorativa grande abnegazione.
Pratiche auto: migliaia di posti di lavoro persi
Cancellazioni di ipoteche: idem
Dove ci porteranno il futuro e questa crisi, se non avremo la capacità di unire in un unico grande coro compatto e assordante tante piccole voci sparse in tutta Italia?
Riceviamo ogni giorno molte segnalazioni di licenziamenti e riduzioni di orario.
Vogliamo una volta per tutte alzarci dalle nostre scrivanie e rivendicare anche noi il diritto al lavoro?
Chiediamo a gran voce di essere ascoltati dalle Istituzioni.
Chiediamo il riconoscimento e il rispetto della nostra professionalità.
Chiediamo anche per noi forme di ammortizzatori sociali.
Chiediamo che vengano restituite ai notai quelle competenze che sono state loro sottratte incautamente per favorire in questo modo la reintegrazione di molti nostri colleghi sul posto di lavoro e per evitare ulteriori licenziamenti.
La nostra unic@ via d’uscita è trasformarci in un esercito solido e battagliero.
Diamoci la forza per difendere il nostro futuro!
Siamo fieri di ricevere molte frasi del tipo “grazie per quello che fate” ma noi vorremmo leggerne 70.000 che dicano: “facciamolo insieme”.
Torino, 5 febbraio 2009
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Lodevolissima l’iniziativa, va tutto bene, ma come ottenere ascolto dalle Istituzioni? come ottenere ammortizzatori sociali nel caso di perdita del posto di lavoro?perchè esistono lavoratori di serie A (senza considerare la vergognosa situazione Alitalia) e di serie B, secondo alcuni Sindacati; occorrerebbe, pertanto, agire prontamente a tutti i livelli!
sono con voi anche per il nostro studio è un gran casino e ci stiamo muovendo per vedere quali sono i nostri diritti comunque scriverò ancora, ora sono troppo furiosa
cari amici di unic@, vi seguo da qualche mese e devo dire che il vostro operato è veramente lodevole; a mio modesto parere, però, il problema non si risolve così come lo volete risolvere voi: mi spiego.
voi avete inviato una @ e pubblicato sul sito una lettera ai colleghi nelle quali chiedete, in modo assolutamente generalista e non specifico, alle istituzioni (non meglio specificate) di provvedere ad un epilogo inevitabile di un periodo di crisi così pesante come quello che stiamo vivendo… e tutti quelli che leggono i vostri proclami vi seguono, convinti che sia la soluzione più giusta, come i topini facevano col pifferaio…
devo dire che anche io faccio parte di questa massa anche se lungi da me il pensiero di accodarmi al pifferaio perchè penso che sia perfettamente inutil che questi appelli siano lanciati nell’etere, senza entrare nello specifico del problema e senza mirare ad un soggetto politico/istituzionale specifico o ad una controparte sindacale in particolare nell’ambito di una contrattazione, non ottengono il risultato sperato, ma anzi aggravano la situazione in base al luogo comune che quella dei notai è una casta, che girano tanti soldi a fronte di una opera lavorativa superficiale e poco stressante o addirittura, se questi appelli finissero a soggetti tipo Edward Luttwak (soggetti ai quali, ahi noi, danno anche la facoltà di parlare davanti a milioni di telespettatori per sostenere le proprie idee antisociali e sovversive) che sbandiera la sua opinione sui notai in tutta libertà.
(continua)…
…(continua) – a mio modesto parere la soluzione del problema è da ricercare più a monte e per rendervi l’idea vi racconto brevemente cosa mi è accaduto.
l’anno scorso, nel periodo in cui si trattava il rinnovo del nostro contratto collettivo, esattamente qualche settimana prima delle vacanze estive, cercando notizie fresche sul rinnovo mi sono imbattuto in un blog di tiscali organizzato da alcune persone che sostenevano fortemente l’operato della cgil.
ora, non è che io straveda per il signor epifani, i soui seguaci e la parte politica che sostengono, ma mi si sono ripromesso di non essere fazioso e di cogliere quanto di buono ci potesse essere, i commenti e gli interventi migliori.
praticamente chi gestiva il blog sosteneva fortenemente che il rinnovo, così come è stato fatto, non solo era il massimo che si potesse fare ma che i risultati ottenuti erano anche di un certo spessore; mentre il tenore del 90% dei commenti era estremamente negativ sull’operato delle sigle sindacali, si commentava sulle basi assolutamente impari (in termini di potere contrattuale) sulle quali si reggeva il loro confronto con federnotai e che i risultati che erano stati ottenuti riguardavano comunque la minoranza della massa di persone che lavorano negli studi professionali.
questi erano i risultati sbandierati come assolutamente positivi che erano stati pubblicati sul blog:
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mentre la stragrande maggioranza dei commenti chiedeva l’ivc e gli arretrati (come per gli ultimi rinnovi) perchè data la congiuntura economica avrebbero fatto molto più comodo due lire in più in tasca piuttosto che l’1,55% più a carico dei datori di lavoro sulla previdenza integrativa o la tabella aci per le missioni e le trasferte… e i datori di lavoro sono proprio riusciti a portarci lì, ad ottenere risultati di poco conto e per dipiù a tenerceli obbligatoriamente per 3 anni (scadenza contrattuale.
quindi l’unica cosa che ci rimane è la contrattazione di secondo livello, penso che bisogna fare tutta la leva possibile su quella almeno per ottenere qualche risultato più favorevole (anche e soprattutto a livello economico) seppure a livello locale.
…(continua) – a mio modesto parere la soluzione del problema è da ricercare più a monte e per rendervi l’idea vi racconto brevemente cosa mi è accaduto.
l’anno scorso, nel periodo in cui si trattava il rinnovo del nostro contratto collettivo, esattamente qualche settimana prima delle vacanze estive, cercando notizie fresche sul rinnovo mi sono imbattuto in un blog di tiscali organizzato da alcune persone che sostenevano fortemente l’operato della cgil.
ora, non è che io straveda per il signor epifani, i soui seguaci e la parte politica che sostengono, ma mi si sono ripromesso di non essere fazioso e di cogliere quanto di buono ci potesse essere, i commenti e gli interventi migliori.
praticamente chi gestiva il blog sosteneva fortenemente che il rinnovo, così come è stato fatto, non solo era il massimo che si potesse fare ma che i risultati ottenuti erano anche di un certo spessore; mentre il tenore del 90% dei commenti era estremamente negativ sull’operato delle sigle sindacali, si commentava sulle basi assolutamente impari (in termini di potere contrattuale) sulle quali si reggeva il loro confronto con federnotai e che i risultati che erano stati ottenuti riguardavano comunque la minoranza della massa di persone che lavorano negli studi professionali.
questi erano i risultati sbandierati come assolutamente positivi che erano stati pubblicati sul blog:
mentre la stragrande maggioranza dei commenti chiedeva l’ivc e gli arretrati (come per gli ultimi rinnovi) perchè data la congiuntura economica avrebbero fatto molto più comodo due lire in più in tasca piuttosto che l’1,55% più a carico dei datori di lavoro sulla previdenza integrativa o la tabella aci per le missioni e le trasferte… e i datori di lavoro sono proprio riusciti a portarci lì, ad ottenere risultati di poco conto e per dipiù a tenerceli obbligatoriamente per 3 anni (scadenza contrattuale.
quindi l’unica cosa che ci rimane è la contrattazione di secondo livello, penso che bisogna fare tutta la leva possibile su quella almeno per ottenere qualche risultato più favorevole (anche e soprattutto a livello economico) seppure a livello locale.
Dopo una lunga trattativa, è stata raggiunta e sottoscritta l’ipotesi di accordo per il rinnovo del CCNL per i Dipendenti degli Studi Professionali scaduto il 30/9/2007.
I risultati che sono stati complessivamente soddisfacenti riguardano i seguenti punti:
– Parziale riorganizzazione del sistema contrattuale con l’introduzione della scadenza triennale del CCNL (1/5/2008 – 30/9/2010);
– Rafforzamento del welfare contrattuale con la possibilità del beneficio dell’assistenza sanitaria integrativa a favore dei rapporti di lavoro a collaborazione coordinata e continuativa anche a progetto e dei praticanti;
– Nell’ambito della previdenza integrativa, incremento del contributo a carico dei datori di lavoro stabilito pari all’1.55% della retribuzione utile ai fini del TFR;
– Sul versante dei diritti sindacali, inserimento di un regolamento sulle elezioni delle RSU da definire nell’arco di vigenza del CCNL e introduzione del diritto per il dipendente ad utilizzare gli strumenti informatici aziendali per 2 ore annue ai fini di connettersi con i siti degli organismi paritetici/bilaterali (CADIPROF, PREVIPROF, FONDOPROFESSIONI e ENTE BILATERALE) e per la consultazione del CCNL;
– Sul versante del completamento del modello sistema delle relazioni sindacali, la costituzione dell’Ente Bilaterale Nazionale e delle sue articolazioni regionali ed il loro finanziamento a partire dal 1° gennaio 2009;
– Aumento della retribuzione media di 83 euro mensili al 4° livello super, di cui 52 euro con decorrenza 1/5/2008 e i rimanenti 31 euro dal 1/10/2008 (quindi, con la retribuzione di luglio 2008, dovranno essere corrisposti gli arretrati dei mesi di maggio, giugno e quattordicesima mensilità con assorbimento delle eventuali indennità già erogate ai dipendenti a titolo di IVC);
– In relazione alle “missioni e trasferte”, previsione in caso di utilizzo del mezzo proprio per qualsiasi missione, di un rimborso spese viaggio liquidato mensilmente sulla base dei valori economici previsti dalle tabelle ACI;
– Impegno a definire entro la vigenza del CCNL i profili di una nuova classificazione e alcuni aspetti del mercato del lavoro.”
Rispondo ad alcuni interrogativi e ad alcune considerazioni fin qui esposte.
Preliminarmente, ringrazio i colleghi che hanno scritto, per il proprio contributo.
Unic@ rivolge le proprie istanze a tutti i protagonisti che operano ed incidono sul mondo notarile, tra cui le istituzioni e la società civile. Ragion per cui, ben ci stanno i comunicati inviati attraverso l”etere’.
Aggiungo che Unic@ ha coinvolto, instaurando contatti e dialogo, tutti coloro che ci riguardano e mostrano considerazione per noi: Consiglio Nazionale del Notariato, Federnotai, Sindacati Confederali, le Pubbliche Amministrazioni, i media, e altro. E ci sarà dell’altro ancora. Sarà fatto. La dialettica è in corso. Che significa, che si sta lavorando alacremente per avanzare ed evidenziare la nostra realtà. Certo non è così facile come scriverlo. C’è voluto del tempo e un grande impegno, e ce ne vorrà ancora. Ci si è attivati, si sono avuti contatti. E’ cresciuto il nostro numero, e sarà importantissimo che cresca ulteriormente. Sono tutti elementi vitali per lo scopo dell’associazione.
Si opera su tutti i livelli.
Difendiamo il mondo notarile e chiediamo il riconoscimento del lavoro svolto da chi opera in quest’ambito, da una parte, dall’altra parte chiediamo la valorizzazione concreta in termini di trattamento contrattuale e di considerazione sociale.
E tutto questo, con uno spirito di personale coinvolgimento e dedizione, perchè, sia chiaro, chiunque è attivo in Unic@, lo fa con i propri sforzi e mezzi. Con passione.
Questo per dire che non si suona alcun piffero. Ma si vuole fare la realtà. E fare i conti con essa, affrontandola. Facendo sentire la nostra voce.
In un anno e mezzo di vita, Unic@ è riuscita a instaurare un filo diretto con i principali interlocutori, politici e sindacali. Ma non solo.
E tutto ciò grazie al coinvolgimento personale di chi ci crede.
Con ciò voglio dire che Unic@ sta conducendo contatti istituzionali/politici/sindacali. E quindi, ripeto, a tutti i livelli, ma anche con specificità. Bisogna esultare per questo. Per gli spazi che ci vengono riconosciuti e che ci siamo meritati.
La nostra considerazione aumenta più noi riusciamo a farci conoscere all’interno del nostro mondo lavorativo, e anche verso l’esterno. Dobbiamo essere in tanti a volerlo. Anche perché solo se siamo in tanti, possiamo rivendicare efficacemente attenzione e provvedimenti, quali ammortizzatori sociali ed altro citati da Danilo.
Riguardo al tema del contratto e del rinnovo, Unic@ ha raggiunto il contatto con i sindacati proprio a ridosso del rinnovo stesso. Una circostanza in cui non si è potuto incidere, perché le cose erano state già decise. E parlo di retribuzione e quant’altro. Anche noi non siamo soddisfatti del risultato, lo potete dedurre considerando il tenore delle nostre proposte (tutte nel sito internet). Portiamo avanti tutto.
Pertanto, ciò che è conseguito dal rinnovo, purtroppo, non ha potuto avere il nostro contributo.
Inoltre il sistema dei rapporti sindacali ha la sua complessità, che non è il caso di spiegare qui. Per cui il lavoro da fare è intenso e profondo.
Leonardo si dimostra attento ed informato, quando conclude che, per ora, il campo su cui giocare la partita è quello della contrattazione di secondo livello. Ne siamo consapevoli. Di ciò abbiamo avuto riscontro. Ed opereremo anche in tale direzione. Contemporaneamente riteniamo giusto e opportuno valorizzare le realtà già esistenti, quali gli enti bilaterali che sono stati citati. Ma anche continuare a perseguire i nostri scopi dichiarati, operando con tenacia. Il tutto, dando un bilanciamento complessivo ai vari aspetti.
In ogni caso, si è potuto dare un input iniziale. Abbiamo trovato interlocutori attenti ed interessati.
Andremo, in tempi brevi, a dare il nostro contributo per una nuova classificazione dei lavoratori dell’area giuridica del CCNL, al fine di particolarizzare i dipendenti degli studi notarili. Di distinguerli a livello contrattuale. Per cominciare a riconoscere e valorizzare ciò che fanno quotidianamente. E sarà il primo passo. Ce ne saranno ancora altri.
Tenete presente che nessuno può dare un tale contributo se non noi, perché nessuno conosce la nostra realtà lavorativa. Siamo l’unic@ genuina espressione di un mondo. E abbiamo il dovere di esprimerla. Ecco perché esistono lavoratori di serie A e di serie B, perchè essi non esistono per nessuno, finché non si conoscono e riconoscono.
Capisco che il sindacato sostenga che il rinnovo del contratto sia il massimo possibile, così come è stato. Come poteva essere altrimenti, se non si conosce chi siamo. Ecco, allora, il nostro lavoro. Che è ricco di obiettivi concreti e mete da raggiungere. Progetti che possono affrontare ed andare oltre la attuale situazione, e guardare ad ulteriori prospettive.
Spero di aver fatto capire che ci stiamo muovendo su ogni versante, che siamo consapevoli ed accorti circa le dinamiche che ci stanno intorno, che non siamo generalisti ma dobbiamo anche rivolgerci alla generalità. Che siamo speciali proprio per tutto quanto detto. Unic@ è un soggetto nuovo. Siamo una novità.
Ciascuno dei punti contenuti nei post precedenti meriterebbe approfondimento. C’è massima disponibilità per questo.
Colgo l’occasione per invitare tutti i colleghi che si dimostrano attenti ed interessati, a partecipare attivamente in Unic@: attraverso i nostri referenti locali, contattandoci mediante i riferimenti che trovate sul nostro sito internet.
Certamente, bisogna essere operosi e numerosi.
Grazie. Per gli attestati di stima verso la nostra associazione. Ce n’è bisogno. E per le vostre considerazioni. Che denotano l’interesse e l’attenzione preparata e partecipata sugli argomenti che ci riguardano.
Gabriele Rossetti.
Consigliere Nazionale Unic@